mercoledì 2 luglio 2008

E' successo tanto tempo fa

E' successo tanto tempo fa che mia madre e anche altri amici mi regalassero i diari su cui prendere gli appunti di questo viaggio, aggiungendovi per iscritto l'augurio di godermi l'esperienza, con la postilla di tornare. Bene, vi assicuro che ho goduto ed assorbito ogni singola goccia, ogni singolo boccone ed ogni singolo minuto di questo viaggio, anche nei momenti più duri.
E' successo tanto tempo fa che, in un momento di difficoltà e di scoramento, ho detto ad Alessia: "Voglio tornare!" E lei mi ha risposto"Ma sei sicuro? Guarda che l'esperienza che stai facendo potrebbe non ripetersi più in tutta la tua vita!"
Ed è stato come uno spillone nel sedere, mi sono svegliato ed ho continuato.
E' successo molto tempo fa, ad appena due giorni dal mio arrivo in Asia, (questa cosa la sanno veramente in pochi) che un bancomat a Bangkok mi ritirasse e distruggesse la tessera del bancomat, lasciandomi con il bancomat del conto di emergenza, molto più povero. Improvvisamente il budget per il mio viaggio era ridotto di un terzo. "Mi faccia sapere dove sarà nei prossimi giorni, Da Gasso, e le faccio inviare un bancomat nuovo!" Mi disse il mio direttore di banca. Ma partivo il giorno successivo per il mio primo ingresso in Vietnam, e non sapevo assolutamente dove sarei andato a finire né per quanti giorni. Ok, mi son detto, vuol dire che è un segno del destino, ce la devo fare con pochi soldi. E così ho fatto. A tutt'oggi non mi sono ancora procurato un bancomat nuovo, e sto sopravvivendo coi dollari guadagnati in Vietnam.
Ah, per la cronaca, sono in Canada.
E' successo tanto tempo fa che una scimmia (un macaco dorato, per la precisione) mi si addormentasse in grembo, salvo poi svegliarsi di soprassalto e mordermi una mano. Ovviamente in Lao, nel villaggio più sperduto del mondo. Pace, è andata senza problemi, né infezioni né nulla.
Sono arrivato in Asia e ho scoperto di avere dimenticato tutte le medicine a Milano. Ho comprato alcune aspirine sfuse in un garage adibito a farmacia-edicola-negozio di fotocopie un giorno che avevo un mal di testa terribile, per via della sinusite.
Ho mangiato di tutto, ovunque, per strada, nei pullman, ho dormito in posti che pullulavano di animali sia dentro che fuori dalla zanzariera, oppure sulle panche di legno delle stazioni degli autobus, tenendo ben stretto lo zaino con l'attrezzatura fotografica. Mi sono lavato i denti per mesi con l'acqua del rubinetto lasciandola correre finché smetteva di essere marrone, ho mangiato frutti di mare cotti e crudi, ho provato cibi davvero insoliti, come la vagina di mucca candita oppure gli occhi di pesce o i vermi di mare essiccati avendo solo un lieve disagio negli ultimi giorni.
Ho anticorpi grossi come salmoni.
Ho perso dodici chili.
Ho fatto un bel po' di foto, alcune belle, altre solo per ricordo mio, le classiche foto delle vacanze (inclusi i tramontini sulla spiaggia, Sandro, ebbene sì!)
Ho cercato di imparare tante cose nuove. Alcune sono riuscito anche ad impararle.
La più importante è che viaggiare è un bel modo per conoscersi meglio, anche se non è l'unico.
Stasera torno, con l'aeroplano.
Oppure, come già aveva sospettato Giovanni, esco finalmente dallo scantinato del Giambellino in cui sono rimasto nascosto per tutti questi mesi e da cui vi ho scritto tutte le cose che avete letto sul mio viaggio.
Completamente inventato.

DAG