lunedì 16 giugno 2008

L'ultima sera a Saigòn.

Scusate, ma secondo voi, sapendo quanto mi piace Saigòn e quante cose ci sono da fare qui io l'ultima sera in Vietnam la passo attaccato al computer a scrivere il blog?
Ma dài, son mica scemo...
Vi abbraccio tutti!!!

DAG

Una ricetta.

Trascrivo qui di seguito la ricetta che mi è stata passata, con grande entusiasmo, da MIss Thuy su un importante capitolo della cucina italiana.
Gli spaghetti col pomodoro.
Piccolo preambolo: qui in Vietnam la cucina italiana è venerata e chi sa cucinare un piatto tipicamente italiano può farsene un vanto. La spiegazione della ricetta è stata fatta nell'inglese di Miss Thuy, un adorabile slavina di vocaboli che inizialmente sembrano appartenere alla lingua inglese ma poi terminano tutti con lo stesso suono confuso e inciampato. Cercherò di tradurre in un italiano che renda l'idea.
"Sì sì lo so come si fa a cucinare in modo italiano, so anche fare gli spaghetti con...ehm...con la patata."
"Con la patata?!?" - "Eh, sì! Ah no no no no no! Col pomodoro, scusa".
"Ah, ok. E come si fa?"
"Eh, sì, dunque, si prende l'acqua e si fa come quando si fa la zuppa e si prendono tutti gli spaghetti e si mettono dentro. Poi si prende il - cos'era? Potato? Ah no! Il pomodoro! e si cuoce tanto tanto finché diventa acqua (!) poi si tagliano le cipolle a fettine e ci si mette anche l'aglio."
"Ma scusa dove si mette tutto questo aglio e questa cipolla, Miss Thuy?"
"Si mettono assieme con olio, burro, margarina.... e burro".
"Ancora?" - "Eh, sì, ce ne vuole tanto di burro!" - "Beh, cucina mediterranea, quindi..." - "Cosa è MERRANEA?"
"No niente, prego, continua pure".
"Ah, sì, poi si prende tutto si mette in una scatola e si mette nel microonde."
"NO!!!" - "Cosa no?" - "Ma no!, Che schifo! Cosa metti nel microonde la pasta col sugo per cucinarla!"
"Guarda che se fai così viene buonissima!" - "E poi cos'è 'sta storia della scatola?" - "Ma sì, dài... viene buona, non mi credi?"
Quando torni una sera cucino per te!
A questo punto non so se tornerò, in Vietnam.

DAG

Il boa in giro.

Post brevissimo, un po' per accontentare Paola che l'altro giorno mi ha detto: "Eh, ma Dag, scrivi testi troppo lunghi! Ogni volta che vedo un post nuovo mi devo mettere lì e dire: Ok, adesso ho tempo, me lo posso leggere. E quindi, siccome non ho mai molto tempo, ogni tanto capita che rimando e rimando..."
Il titolo è volutamente collegato al post precedente, ma l'umore è molto diverso.
Vi ho già detto che i vietnamiti sono in grado di trasportare di tutto, ma proprio di tutto tutto tutto sui loro motorini.
Ecco, ieri stavo andando dallo stampatore e son passato di fianco ad un motorino con attaccata dietro una enorme gabbia. Dentro, un serpente. Grosso, molto grosso. Il serpente stava tranquillamente fermo immobile e imperturbabile in mezzo all'infernale traffico di Saigòn. Il guidatore guidava il motorino imperturbabile nell'infernale traffico di Saigòn.
Chi capitava di fianco alla gabbia immancabilmente notava le spire del grosso animale, ma non mutava espressione del viso né diceva nulla. Come se a Milano noi passassimo di fianco ad una Smart.
Invece l'altro giorno ho visto proprio una Smart. La prima da che sono qui in Asia. Chi passava di fianco alla Smart le rivolgeva sguardi stupiti, si distraeva dalla guida, aggrottava le sopracciglia di fronte a questo strano fenomeno della meccanica. Erano facce abbastanza schifate, se devo essere sincero.
Al prossimo che mi dice che gli fanno schifo i serpenti dirò che a me fanno schifo le Smart.
Tanto l'ho sempre detto!

DAG