martedì 25 marzo 2008

Ho fatto un giro...

Tutto Asia, Asia, caldo, zuppe, tè verde, tuc tuc, motorini, elefantini, pagode e mercatini e poi patapamfete!
Bus che parte dalla scalcagnata Phnom Penh, arriva al confine con la Thailandia, arriva a Bangkok, zuppa veloce tanto per non farmi mancare nulla, tappa a Tokyo, un altro decollo e mi ritrovo in America.
Ho completato il giro! Il mio primo giro del mondo.
Il mio viaggio era iniziato a gennaio, una delle tappe fondamentali è stata Rapid City, nel vasto South Dakota, e proprio a Rapid City mi trovo ora, ma ci sono arrivato dalla parte del Pacifico.
Devo dire che fa una certa impressione. Intanto uno si dice:"Bhè? Già fatto? Siamo davvero su una pallina, altro che un pianeta!" E poi, personalmente, l'altra cosa che mi è venuto spontaneo dire è stata: "Cazzo nevica!"
Eh sì, perché a Minneapolis, primo scalo in territorio statunitense, il comandante ha annunciato con candore che una spruzzatina di neve aveva imbiancato l'aeroporto nella mattinata.
Ho guardato i miei piedi, felici ed ignari nelle infradito. E' un mese che non metto un paio di scarpe.
All'immigration il poliziotto mi fa un sacco di domande. "Motivo del viaggio?" - "Turismo" - "Da dove arrivi?" - "Thailandia" - "E prima? - "Cambogia" - "E prima?" - "Sto viaggiando molto" - gli dico per tagliare corto. Non è felice. "Ma come mai vieni proprio qui da laggiù?" - "Turismoooo! Dài che ciò freddo!" - "Sicuro che non è per lavoro?" - "Ma no!" Mento con la faccia di quello che non capisce perché si accaniscano con lui.
"E cosa c'è da vedere in South Dakota di così importante da venire dall'Asia apposta?"
E qui è cascato l'asino. Il poliziotto in questione era un putto biondo coi capelli rasati dietro, da marine, un po' cicciotto, americano dalla testa ai piedi, allevato a stelle e strisce sin da bambino, senza dubbi aggiunti.
"Mount Rushmore!" gli dico con un sorriso ampio e partecipe.
"Yeah, man!" Mi sorride convinto, improvvisamente mio amico. Il monumento al patriottismo americano per eccellenza, i faccioni dei presidenti scolpiti nel fianco della montagna (vedi post più indietro, non mi ricordo quale, dài).
Passo con la sua benedizione e il suo augurio di divertirmi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh come si dice:" che parac...."
giro del mondo a parte.... eccoti in un secondo rivestire i panni di un italiano ruffiano!!! Buon divertimento caro. Ah io fra 2 giorni ti dò il cambio, ci schiviamo proprio per un soffio.
Ciaoooo

Tanì ha detto...

L'altra sera ho visto un documentario sui Lakota e le black hills. lande desolate e innevate e visi incartapecoriti e sorridenti. Mi sembrava che da un momento all'altro saresti comparso tu in un angolo del monitor, con macchina fotografica e sorriso beffardo!
prometto che appena riesco ti scrivo una mail vera e ti racconto un sacco di cose

Tanì ha detto...

L'altra notte ho visto un documentario sui Lakota e le black hills. lande desolate e innevate, visi incartapecoriti e sorridenti.Credevo che da un momento all'altro avrei visto spuntare in un angolo dello schermo la tua faccina sorridente e beffarda e la macchina fotografica!
prometto che appena riesco ti scrivo una mail vera e ti racconto un sacco di cose.
baci

Gualtiero 'BigG' Tronconi ha detto...

Vedo che come al solito c'è qualche simpaticone che non perde l'occasione per farci ricredere sul fatto che "noi" saremmo il mondo civilizzato... inoltre il monte Rushmore è davvero brutto...
Ci manchi ma vorremmo che il tuo viaggio non finisse mai visto che ti sentiamo felice.

BigG