venerdì 23 maggio 2008

Saigòn Photo gallery.

In questi giorni di frenetica attività a Saigòn non ho solo svolto la mia indagine sulla possibilità di lavorare con le case editrici vietnamite, ho anche cercato e trovato un laboratorio fotografico che stampasse in buona qualità le immagini migliori tra quelle scattate durante questo viaggio.
Come ho già avuto modo di raccontare, qui le aree commerciali sono a tema, c'è la zona dei computer, quella delle ciabatte e la zona dei laboratori fotografici professionali, il paradiso del fotografo, diciamo.
Al centro della strada dei laboratori sta il Vietnam Lab center.
Il Vietnam Lab center raccoglie quasi tutte le immagini da stampare per la città di Saigòn, in quanto ha un retrobottega enorme, una vera e propria fabbrica, con tre "Lambda". Il Lambda è una macchina da stampa dell'ultima generazione, dalla qualità e dal costo estremi. Tale centro è gestito da una coppia probabilmente troppo impegnata per godersi il fatto di essere benestante, ma comunque gentili e disponibili. Lei, la signora Vàn (in effetti è un po' grassottella) sta in negozio, coordina tutti i lavoranti e si occupa dei clienti grossi, lui, mister Dinh Minh, era un personaggio fino ad oggi a me ignoto.
Dopo aver passato tre giornate intere a contrattare, a metterci d'accordo sui prezzi, sulle modalità di spedizione e di pagamenti futuri con la signora Vàn e la sua interprete, oggi sono andato finalmente a ritirare le stampe che ho fatto fare. Una settantina, belle grandi.
La ragazza che parla inglese ed è diventata la mia referente mi ha detto: "Aspetta un attimo che il boss vuole vederti" e ha preso il telefono in mano.
"Perché vuole vedermi il proprietario del negozio?" Mi son chiesto.
Un vago sospetto ce l'avevo e dentro di me stavo già sorridendo, ma non volevo farmi illusioni, poteva essere anche che avessero sbagliato a dirmi il prezzo e dovevo pagare il doppio.
Quando Mr Minh è arrivato ho capito subito che il prezzo che mi avevano fatto era giusto e che lui era sinceramente felice di incontrarmi.
Mr Minh è un fotografo professionista, titolare del centro e il personaggio che tira le fila di molti piccoli fotografi in Saigòn. Le immagini che coprono le pareti del laboratorio sono tutte sue, e anche qualche immagine pubblicitaria che si può vedere in giro per la città.
Mr Minh (che io ho chiamato in sbaglio, un paio di volte, Mr Bìn, scusandomi subito dopo) è piccoletto, coi baffi e i capelli arricciati, tenuti un po' lunghi. I capelli lunghi e arricciati devono essere una sorta di status symbol, un segnale che comunica: "Guardate che io sono un artista", non è il primo caso che mi capita di osservare.
Mr Minh non parla una parola di inglese, ma il suo sorriso entusiasta mi ha comunicato subito molte cose. Ci ha tenuto a dirmi che lui è un fotografo professionista, specializzato in immagini panoramiche, e che le mie fotografie gli erano piaciute molto. "Qui vengono molti fotografi a stampare, ma le tue mi hanno proprio colpito!" Bene, grazie, sono molto contento di questa cosa. Gli ho regalato un cd con le mie immagini migliori, anche se in bassa risoluzione e protette dal mio marchio. E' stato felicissimo. Intanto si era messo a piovere e lui mi ha regalato un impermeabilino pieghevole, poi mi ha fatto una proposta.
"Io sono anche titolare di una delle gallerie più famose di Saigòn! Molti clienti vietnamiti vengono a comprare le fotografie da me quando vanno ad abitare nelle case nuove, magari dopo che si sono sposati. E ci sono sempre anche clienti stranieri", ha tenuto ad aggiungere.
"Ti va di esporre da me?"
Urca.
Ci ho pensato un attimo, poi gli ho detto che nel pomeriggio avrei avuto alcuni appuntamenti e che gli avrei fatto sapere.
Era vero, gli appuntamenti li avevo, e avrei usato il mio tempo per pensare. Dalla parte del no c'era il fatto di dover spendere per le cornici e fare un investimento che non sapevo se sarebbe rientrato, oltretutto non saprei come intascare gli eventuali soldi del venduto, visto che tra pochi giorni (ahimé) partirò da qui.
Dalla parte del sì c'era la possibilità di fare questa esperienza, un bel regalo al mio narcisismo, e la possibilità di usare questa cosa come grimaldello per i prossimi appuntamenti di carattere commerciale. La galleria è, in effetti, situata nel centro del centro di Saigòn, come fosse piazza Venezia a Roma o in Galleria a Milano.
Se il futuro è la "location", come dicono, non potevo avere posto migliore.
Sono tornato al centro di stampa dopo i vari colloqui con editori e direttori di testate e ho fatto telefonare a Mr Minh, per sapere quante foto potevo esporre.
Cinque può essere un buon numero, mi dice la ragazza. Decido di proporre sei, preferivo. "Ok, sei va bene".
Mi consegna un cartoncino con un indirizzo di un altro centro e mi dice di andare là, che una persona mi avrebbe accompagnato alla galleria.
La persona in questione era una bella ragazza vietnamita in elegante divisa da ufficio che mi ha accolto con un luminoso sorriso e mi ha detto: "Ah, lei è Mr Dàg! Prego, mi segua."
Ho evitato di mostrare emozione alcuna, ma dentro ero tutto felice. Stavo anche sudando come un idrante, forse per l'emozione. Sicuramente per l'emozione, visto che pioveva e non faceva tanto caldo.
L'interno della galleria era già ingombro di foto, tutte incorniciate, alcune molto grandi, quasi tutte fatte da Mr Minh, quelle per lo meno che portavano una firma. La ragazza, molto gentile ma non cerimoniosa, mi ha portato subito un bicchier d'acqua, poi mi ha guidato per un giro illustrativo della galleria, in realtà abbastanza piccola.
Il resto della mia visita l'ho passato con lei a vedere il contratto di vendita delle immagini, a parlare di prezzi e di modalità di consegna e di diritti di copyright, non molto romantico, ma rassicurante: i vietnamiti ci tengono a fare le cose per bene in merito ai diritti d'autore, è un argomento che nei colloqui con le case editrici viene sempre affrontato.
Gli eventuali soldi del venduto mi verranno accreditati sul conto, è la soluzione più semplice. Ma non crediate che negli altri stati del sud est asiatico funzioni così. L'ho detto che il Vietnam è speciale...
Bene, domani alle due verranno consegnate (in motorino, ci scommetto) sei fotografie formato 50x70 alla Saigòn Photo gallery, in elegante cornice di legno nero, che verranno tenute in esposizione a tempo indeterminato.
Alle tre brinderemo a questo mini avvenimento. Il mio problema adesso è questo: di recente ho disdegnato la frequentazione di turisti, e il giapponese Nakano è partito ieri pomeriggio per la Malesia. L'evento è troppo imminente per invitare i direttori e gli editori con cui ho fatto i colloqui e avere un minimo di certezza che verranno, ma ci proverò ugualmente.
Chi invito, altrimenti, T'aung, la mia amica in pigiama? Il ragazzo storpio che di proefssione scommette al bigliardo contro gli americani per vendetta? Oppure la donnina delle zuppe? O le "bamidulìn"?
Stasera esco e vado a cercare qualche possibile soggetto interessato...
Ma comunque, mi sono fatto un bel regalo.

DAG

4 commenti:

Tanì ha detto...

Non puoi immaginare quanto sono felice per te! allora com'è andata? chi sei riuscito a invitare all'evento? E quindi adesso le tue foto sono lì per sempre??
Fattene ancora di questi regali!!
Bacio

Anonimo ha detto...

Ripeto il commento di Tanì:
fattene ancora di questi regali!!
ed aggiungo un proverbio (saggezza popolare): CHI SEMINA, RACCOGLIE.
tu hai seminato, poi raccoglierai.

Anonimo ha detto...

Ripeto il commento di Tanì:
fattene ancora di questi regali!!
ed aggiungo un proverbio (saggezza popolare): CHI SEMINA, RACCOGLIE.
tu hai seminato, poi raccoglierai.

Gualtiero 'BigG' Tronconi ha detto...

Bella Andre, sono un po' geloso di non averti fatto io l'allestimento e soprattutto la selezione a base di Ardbeg (se ricordo bene la bottiglia) ma tutto questo è compensato dalla gioia di sapere che stai spopolando anche in oriente...
Te l'ho detto!!! Fermati lì che ti raggiungo e facciamo sfaceli!!!

BigG