sabato 3 maggio 2008

La zuppa della fortuna.

Non so a chi lo avevo detto e a chi no, ma ora lo dico a tutti. Sono tornato in Vietnam. Mi par di udire un coro di "E chissene frega" provenire da occidente, lontano lontano.
Vero, riuscirete a dormire lo stesso, ma per me è un cambio di direzione abbastanza significativo. Sarei dovuto andare in Cina, dopo il Lao. Invece ho deciso di no. Ci vado, in Cina, ma più in là.
Le motivazioni che mi hanno spinto a prendere questa decisione sono più di una: la prima è che la Cina ha modificato le regole di accesso al paese, per via dei giochi olimpici. Il visto cinese valeva tre mesi, ed ufficialmente nulla è cambiato, ma ora viene dato il permesso di stare nel paese solo per trenta giorni, dopo di che bisogna uscire. L'alternativa sarebbe quella di chiedere una estensione del visto, pagando e con la quasi certezza di vederselo rifiutare. E siccome ho già comprato il biglietto aereo che mi porterà dalla Cina al Canada (dopo metà giugno) non voglio correre il rischio di dover spostare il volo per un mancato rinnovo del visto. Altro motivo è che la Cina è più costosa del resto del sud est asiatico, e starci due mesi influirebbe pesantemente sulle mie finanze.
Il terzo motivo è assolutamente di pancia, istintivo. L'idea di andare in Cina per due mesi mi faceva stare in apprensione, non so perché. Avevo questa sensazione di disagio, di fastidio anticipato, forse dovuta ai tanti racconti fatti da altri viaggiatori sui cinesi, non proprio positivi, a proposito di tentativi di imbrogli costanti e aggressività e maleducazione diffuse.
Per carità, lungi dal crederci in modo incondizionato, ma ho preferito seguire quel che mi diceva l'istinto.
Così un bel mattino, a Luang Prabang, sono entrato in un'agenzia di viaggi e ho fatto domanda di un nuovo visto per l'amato Vietnam. Subito la sensazione di disagio se n'è andata, lasciando il posto ad un gioioso entusiasmo.
Ho pensato bene di festeggiare con una zuppa.

Mentre mangiavo la zuppa seduto alla bancarella per strada si avvicina un ragazzo cicciotto e con la barba scura. Mi chiede se è buona e io gli dico di sì, che gliela consigliavo. Ci mettiamo a chiacchierare in spagnolo, lui è Sudamericano, e mi racconta che vuole andare in Vietnam, ma non sa bene dove andare. Sullo slancio dell'entusiasmo mi metto a dire ogni bene del Vietnam e dei vietnamiti, consigliandogli un sacco di posti e dicendogli che ne vale davvero la pena. Aggiungo anche che faccio il fotografo e che vorrei tornare là per cercare di lavorare un po', o almeno stringere contatti.
Un terzo ragazzo, asiatico, si è seduto in silenzio e mangia la zuppa anche lui.
Finito il mio monologo sulla bellezza del Vietnam il ragazzo asiatico mi guarda e dice: "Sai molte cose sul Vietnam." "Beh, mi piace molto, in effetti", gli rispondo.
"Ne sai più di me che sono vietnamita".
Lusingato, cerco di dire qualcosa di modesto, ma lui riprende la parola. "Ho sentito che fai il fotografo, che genere di foto fai?"
Glielo spiego.
Mi segue interessato, poi, quando ho finito, mi dice: "Io sono di Saigon, mi farebbe piacere incontrarti. Lavoro per una casa editrice."
Patapamfete! Questa è la dimostrazione che quando te ne va dritta una tutte le altre la seguono a ruota.

DAG

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto tutto in un fiato tutti i post pubblicati ora. Uno più bello dell'altro: sono passata dalla risata, all'invidia, allo stupore...Ma una benevola invidia prevale; "la fortuna premia gli audaci" .

DAG_photo ha detto...

mamma, ma secondo te gli altri lo capiscono che i post vanno letti andando da giu in su oppure no?
Speriamo!
Come vedi sto sempre cercando di darmi il massimo. E al massimo.

Anonimo ha detto...

Beh, ma bisognerebbe proprio essere tantoloni per non capirlo....

Anonimo ha detto...

Si capiiiisce, si capisce.....io me li sono letti tutti per avere qualche notizia del bel ragazzo biondo coi pneumatici....ma niente!!!!

Kris ha detto...

Caro Andy, siamo Sara e Kris. Volevo dirti che ho iniziato a leggerti tardi e di ciò mi pento perché potevo viaggiare con te fin dall'inizio. Sei bravissimo a scrivere, questo pezzo mi ha fatto morire (Giulia dice che sei più bravo a scrivere che a fotografare...). Ci manchi ma non ti diciamo che vorremmo riabbracciarti presto così continui a viaggiare...con il Fede l'altro giorno abbiamo trovato un pezzo di mais del gioco che gli avevi regalato tu. Io gli ho chiesto: chi ti ha regalato questo gioco? Lui è stato un pò li a pensare a poi ha detto: "Addy". Un abbraccione, ciao

Unknown ha detto...

sì, giusto, chi è il biondo?
e poi mi presti la pancia quando evrò fare delle scelte?
pao

DAG_photo ha detto...

Ragazze non lo so chi è il biondo, mi spiace! Gli ho fatto la foto perché era più o meno nella stessa posa di "Fred con i pneumatici", la famosa foto di Herb Ritts... Quindi mi sentivo un grande fotografo, al momento.

Giulia non direbbe mai una cosa del genere, e cioè che sono più bravo a scrivere che a fotografare, la conosco ormai.
Direbbe che sono MENO PEGGIO a scrivere che a fotografare

Anonimo ha detto...

Kris sei veramente bastardo...domani facciamo i conti!
E tu....stai attento all'uragano.

DAG_photo ha detto...

Ecco, perfy... così però hai svelato la tua identità!
Ti voglio bene o stesso, dài...

Anonimo ha detto...

...cioè,significa che per mesi non mi avevi riconosciuta?!?! Vedi che allora ho ragione a pensare che sei infingardo!!! Però scrivi proprio bene....

DAG_photo ha detto...

Giulia, certo che ti avevo riconosciuto, dalla prima volta che ho letto il tuo soprannome. Non mi è stato neanche necessario leggere quello che avevi scritto per capire che eri tu! Io lo dicevo per gli altri...per salvare la tua faccia!
He he he...
E non cercare di mettere una pezza dicendo che scrivo bene, sento rumore di unghie su vetro.
Un abbraccio!
DAG